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Soluzioni e servizi per la trasformazione digitale: Be-Link incontra OPEN ITALY

ELIS Startup Alliance accoglie la startup che progetta, produce e commercializza software e servizi innovativi per la Business Transformation e la Digital Innovation.

ELIS Startup Alliance (ESA), lo scale-up program di ELIS che punta a sviluppare l’innovazione aziendale e aiuta le startup italiane ad emergere, dà il benvenuto a Be-Link, una realtà che utilizza droni e tecnologie all’avanguardia per raccogliere dati utili per i business dei propri clienti.

L’azienda è stata fondata da Giuseppe Catania e Rocco Laudato, professionisti con una lunga esperienza nell’ambito del management, delle vendite, della business transformation e dell’innovazione tecnologica. In oltre trent’anni di attività, entrambi hanno lavorato con le più importanti Corporate in ambito di Information Technology, misurandosi con contesti nazionali e internazionali altamente competitivi.

L’idea della startup nasce per aiutare i propri clienti ad effettuare l’analisi e l’ottimizzazione dei processi aziendali attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative, tra cui i droni, utilizzati come sensori intelligenti in grado di raccogliere e trasmettere dati sia in real-time che per la post-elaborazione. 

Raccontaci la startup con un tweet. A chi si rivolge il vostro business e che bisogni soddisfa?

Be-Link propone soluzioni e servizi basati su droni sia personalizzati che prototipali.

Com’è formato il vostro team e da quali background venite?

Siamo un team misto con esperienza nel settore tecnico, nel marketing e nelle vendite. I due soci fondatori hanno esperienza trentennale in grandi aziende multinazionali.

Ad oggi, quali sono i vostri numeri?

Nel 2019 abbiamo fatturato 20.000 euro, per il 2021 puntavamo a chiudere l’anno a 250.000 mila euro.

A quali modelli vi siete ispirati e quali principi vi hanno guidati lungo il percorso di crescita?

Il nostro obiettivo principale era capire bene le esigenze dei nostri clienti e i loro processi operativi, al fine di riuscire a portare delle ottimizzazioni e dei benefici concreti nei loro progetti, sia a livello economico che operativo.

Com’è il mercato italiano in questo settore? Quali potrebbero essere i rischi di rallentamento e quali gli ulteriori passi avanti per l’innovazione?

Si tratta di un mercato che potrà avere un grande sviluppo in concomitanza con l’evoluzione della normativa di volo ENAC. L’innovazione rappresenta sempre una sfida e un’opportunità al tempo stesso, per questo è importante capire come si muove il mercato ed essere pronti ad eventi imprevisti, come nel caso del Covid.

Raccontaci un fallimento che vi ha permesso il cambiamento e la crescita.

Il primo progetto fatto a Dubai, che ci è servito in primo luogo per creare la società. È stata un’esperienza che ci ha permesso di sviluppare un know-how prezioso e che ci ha fatto capire che non sono la tecnologia o l’innovazione a guidare il successo, ma la comprensione profonda delle reali esigenze dei nostri clienti.

Quali benefici o quali lacune hai riscontrato dal matchmaking con le Corporate dell’ecosistema OPEN ITALY? Quali criticità?

Abbiamo goduto di numerosi benefici, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di entrare in contatto con grandi aziende. Al confronto con le Corporate, già di per sé molto importante, si è aggiunta la possibilità di conoscere il mondo ELIS e di avere accesso a nuove opportunità nate dall’incontro e dallo scambio. Ad esempio, abbiamo creato un’ottima sinergia con Tolemaica, una delle altre startup aderenti al programma di OPEN ITALY. 

Che impatto ha avuto l’incontro con l’ecosistema di OPEN ITALY sul vostro percorso di business? E in termini di contatti e relazioni? 

La nostra partecipazione è stata molto significativa perché abbiamo avuto modo di  confrontarci con nuove metodologie e programmi. Siamo partiti con una sperimentazione, ora abbiamo in previsione l’avvio di contatti con altre tre Corporate.

Quali social network utilizzate e in che modo avete strutturato la vostra strategia digitale? 

In questo momento stiamo lavorando sui social, in particolare LinkedIn, e stiamo realizzando il nostro nuovo sito. Fino ad oggi abbiamo utilizzato principalmente il nostro network di conoscenze.

Che suggerimenti dareste a chi sta pensando di avviare una startup? E cosa non consigliereste di fare nella conduzione di una realtà innovativa?

Consiglio di procedere con molta prudenza, soprattutto all’inizio, per ciò che riguarda gli investimenti. Suggerisco anche di individuare un cliente “amico” che creda nel progetto  e che possa diventare la prima vera referenza.

Come avete affrontato le sfide del 2020? Come vi siete reinventati?

Nonostante il Covid, abbiamo lavorato senza interruzione grazie al fatto che con i nostri servizi operiamo su medie e grandi infrastrutture. Questo ci ha dato la possibilità di non fermarci e ci ha fatto soffrire meno a livello di crescita e di business.

Quali sono le tendenze nel mondo dello startupping e quali saranno i futuri sviluppi?

Mi auguro che ci possa essere un futuro sempre più sereno, grazie a programmi come OPEN ITALY e all’erogazione di finanziamenti nazionali ed europei per tutte le giovani realtà con idee valide e meritevoli.

Quali sono i valori che guidano la vostra impresa? Cosa avete in comune con la mission di ELIS, “Formare persone al lavoro”?

In Be-Link ci proponiamo di operare con metodologia, cercando di essere sempre propositivi e leali nei rapporti, tanto con i colleghi quanto con i clienti.

Quali erano le vostre esigenze e aspettative prima di partecipare al progetto OPEN ITALY? Sono state soddisfatte? 

Prima di iniziare avevamo delle buone aspettative, e fortunatamente possiamo dire che sono state tutte attese.

Il progetto OPEN ITALY garantisce o no una buona visibilità? Quali sono i risultati? 

Si ritengo che OPEN ITALY sia un grande supporto per le startup, che in questo modo possono acquisire maggiore credibilità agli occhi delle Corporate e ampliare il proprio network.

Qual è stato il valore aggiunto, in termini di margine di fattibilità economica, del percorso di co-creazione in OPEN ITALY? 

Sono stati importanti sia il contributo economico ricevuto per il primo progetto che la collaborazione con il team ELIS assegnato.

Cosa vi siete portati a casa dall’esperienza in OPEN ITALY dal punto di vista umano? 

La crescita dal punto di vista umano è stata parte integrante dell’esperienza, e ci ha permesso di tornare a casa con numerosi contatti importanti per gli sviluppi futuri del nostro progetto. Fondamentale anche il programma di mentorship che ci è stato offerto.

Che suggerimenti dareste a chi sta pensando di aderire al programma? Consigliereste ad altre start-up di partecipare? 

Assolutamente sì,  OPEN ITALY è stata un’esperienza positiva per la nostra startup e mi sento di consigliarla vivamente a chi desidera fare un percorso di accelerazione e di crescita importante. 

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