“Le esigenze che si stanno delineando – ha spiegato in apertura Luciano De Propris, Responsabile del Programma OPEN ITALY per ELIS – mostrano chiaramente lo sforzo delle organizzazioni nel lavorare insieme su grandi sfide comuni, andando a sfruttare le potenzialità del digitale e dei nuovi sistemi d’intelligenza artificiale applicati a big-data, per migliorare i servizi, ottimizzare i processi e avere soprattutto strumenti sempre più efficaci nel prevedere il futuro da tutti i punti di vista: lo sviluppo dei mercati, il controllo predittivo a fini di qualità e manutenzione, l’evolversi dei comportamenti degli utenti, ma soprattutto le dinamiche d’impatto su business e società”.
Le sfide d’innovazione del 2022 sono state l’argomento principale dell’evento che si è svolto oggi 20 gennaio. CEO e top manager si sono riuniti attorno ad un unico tavolo di lavoro in occasione della cerimonia di Opening della sesta edizione di OPEN ITALY, durante la quale hanno raccolto i propri business needs da proporre alle startup italiane selezionate per intraprendere, insieme a loro, un nuovo percorso di lavoro interaziendale.
OPEN ITALY è il programma di open & collaborative innovation di ELIS che favorisce l’incontro tra le startup e i bisogni d’innovazione delle grandi aziende. Un progetto che coinvolge le giovani imprese e le porta ad esprimere le proprie potenzialità, dando loro la possibilità di accelerare la propria affermazione sul mercato. Tanti anche i giovani laureati e laureandi che, grazie a ELIS, prendono parte all’iniziativa attraverso i “Bootcamp”, progetti reali commissionati dalle aziende nel contesto di un percorso di formazione dedicato allo sviluppo di competenze tecniche e trasversali.
Insieme per raccogliere le sfide del futuro
Le prime battute dell’evento hanno definito la metodologia di lavoro e i business needs delle aziende. Tra i settori nei quali si è concentrato il confronto primeggiano la transizione ecologica, il ripensamento della mobilità e l’obiettivo di supportare la gestione delle risorse umane con strumenti che facilitino il lavoro a distanza, non solo da casa ma in uno scenario più diffuso di spazi condivisi e di lavoro sul territorio. Centrali anche i temi dell’economia circolare, accanto a smart city, privacy e sicurezza cibernetica, ottimizzazione dei processi.
Le aziende che hanno partecipato al Business Need Design Workshop di OPEN ITALY 2022 sono state: Movyon, Acea, Adr, Arriva, Atos, Autostrade, Bosch, Btc Group, Edison, Enel, Enercom, Engineering, Eni, Eni Gas e Luce, Eon, Ferrovie dello Stato, Generali, Geotab Gmbh, Intellera, Iren, Iuss, Leonardo, Luxottica, Microsoft, Netval, Parmalat, Poste Italiane, Reale Mutua, Pfizer, Saipem, Simav-Siram, Telespazio, Terna, Toyota, Vodafone, Windtre, Ynap, Unint.
Grandi imprese e Istituzioni, fianco a fianco per superare le difficoltà
CEO e startupper hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sui temi della responsabilità sociale e dello sviluppo sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che umano, alla luce dei cambiamenti in atto nel mondo economico e finanziario. Il dibattito è stato introdotto dall’intervento di Enrico Resmini, Amministratore Delegato del Fondo Nazionale Innovazione CDP Venture e Marta Bertolaso, Professoressa di Filosofia della Scienza presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma. Assieme hanno tenuto un Inspiring Talk dal titolo “Doing well by Doing good”, basato sullo studio del Mc Kinsey Institute.
“Sarebbe molto facile investire su una startup che consegna focacce genovesi a domicilio, ma il punto è che per cambiare davvero le cose dobbiamo iniziare noi stessi a farlo. Il nostro impegno oggi è scommettere prima di tutto su startup che fanno un tipo di innovazione in grado di cambiare davvero la vita delle persone e avere un impatto reale sulla società”, ha dichiarato Enrico Resmini.
“La natura ci insegna che uno stormo è più denso sul perimetro rispetto al centro”, ha commentato Marta Bertolaso citando l’ultimo libro del Premio Nobel Giorgio Parisi. “La stessa sopravvivenza dello stormo dipende dalla distanza che gli uccelli hanno lungo il perimetro esterno piuttosto che dalla composizione nel centro. La relazione con chi ci è vicino è più importante di quella con chi ci è sopra. La nostra società dovrebbe recuperare questo insegnamento per il bene dell’intero ecosistema”.
I perimetri d’innovazione per il 2022
Dall’inizio del progetto nel 2017, sono cinque le edizioni che si sono susseguite e che hanno visto numeri importanti in termini di partecipazione e risultati. 100 i progetti di co-innovazione ideati e sviluppati, di cui 26 avviati e industrializzati; 3 i milioni di euro investiti sulle sperimentazioni, 100 i giovani formati. L’ultima edizione, quella del 2021, è stata realizzata con la partecipazione di più di 50 large corporate, 374 startup candidate e quasi 2000 soluzioni proposte per rispondere alle challenge delle aziende.
Gli otto perimetri d’innovazione individuati per questa edizione sono: Safety Management & Digital Health; Sustainability, Decarbonization & Circular Economy; Digital HR & New Ways of Working; Privacy & Cybersecurity; Urban Intelligence & New Mobility; Operational Excellence & Asset Management; Open Finance, Digital Payments & Smart Contracts; Customer Centricity & New Sales Channels.